Sindrome premestruale: sintomi e rimedi naturali per tenerla a bada
Per molte donne la settimana che precede le mestruazioni può essere davvero un inferno. Ben l’85% della popolazione femminile dice di soffrire di alcuni disturbi fisici e mentali che rientrano nella Sindrome Premestruale
L’insieme di questi sintomi descritti viene chiamato Sindrome Premestruale (PMS), o anche Tensione Premestruale (PMT). Sono entrambi termini largamente utilizzati ma che in realtà non hanno una definizione chiusa. Infatti si contano più di 150 sintomi associati a questo disturbo, che possono variare per presenza e intensità da donna a donna.
Sindrome Premestruale: sintomi
È difficile valutare clinicamente chi e “quanto” soffra di Sindrome Premestruale, poiché non esistono oggi metodi scientifici e oggettivi per valutare tale sintomatologia. La PMS è infatti formata da una serie di esperienze soggettive più che da manifestazioni e sintomi precisi da poter analizzare. Infatti una donna a cui viene diagnosticata la Sindrome Premestruale o una PMT potrebbe soffrire solo di sintomi somatici o solo di sintomi umorali, oppure riportare un mix di entrambi.
Per sintomi somatici si intende, tra gli altri, tensione al seno, cefalee, disturbi intestinali, acne, dolori alla schiena, un senso di gonfiore generale, bulimia, principalmente in relazione a carboidrati e dolci, aumento di peso, ecc. Diversamente, se i sintomi riscontrati riguardano esclusivamente l’umore avvertendo forte irritabilità, umore depresso, pianti improvvisi e labilità affettiva, ed abbiano un’importanza tale da intromettersi con le normali attività quotidiane, lavorative, sociali ed affettive allora il termine coretto da utilizzare è Disforia premestruale (PMDD).
Nonostante la difficoltà di classificare queste manifestazioni si è arrivati ad individuare come causa di questi sintomi il forte squilibrio tra estrogeni e progesterone (ormoni prodotti dall’ovaio), che influiscono sul metabolismo della serotonina, neurotrasmettitore che regola proprio l’umore, sul bilancio idro-salino attraverso l’ormone anti-diuretico, sulla prolattina implicata nella tensione mammaria, ma anche sulle prostaglandine implicate nella percezione del dolore e nell’infiammazione.
Sindrome Premestruale: agire sull’alimentazione è sempre un buon punto di partenza
Se la Sindrome premestruale si presenta in maniera lieve, è possibile gestirla facilmente anche senza il ricorso a terapie farmacologiche o fitoterapiche. Contrariamente, ad esempio in quei casi di donne in età riproduttiva che soffrono di una variante grave di questa condizione, che inficia notevolmente sulla qualità della vita con maggiore rischio di sviluppare altri disturbi dell’umore, è importante non solo agire di conseguenza ma prevenire i sintomi grazie all’aiuto della medicina alternativa naturale. Come diciamo sempre è importantissimo partire dal regolare la propria alimentazione scegliendo cereali e fibre, evitando il sale.
Nei giorni che precedono le mestruazioni il corpo femminile subisce un calo dei livelli di zuccheri nel sangue; Si pensa che questo abbassamento sia influenzato anche da un calo dei livelli di serotonina, proprio quel neurotrasmettitore che favorisce il sonno tranquillo, che tiene a bada gli sbalzi di umore e interviene nella regolazione degli ormoni estrogeni e progesteroni.
Per questo motivo molte donne sentono la necessità di soddisfare il proprio appetito con carboidrati e zuccheri, considerando anche che i livelli di serotonina, sono influenzati da ciò che si mangia.
Non è un caso che i carboidrati complessi siano ammessi nelle giuste quantità poiché favoriscono la produzione di serotonina e aiutano a mantenere costante il livello di zuccheri nel sangue: si può optare per cereali e cereali integrali, patate, o legumi, come fagioli, ceci e lenticchie. Vanno bene anche le proteine che contengono Omega 3 e acidi grassi, alimenti che aiutano ad evitare che l’organismo produca in maggiore quantità le prostaglandine, che causano crampi all’utero. E’ importante non dimenticare di apportare il corretto quantitativo di sali minerali, come calcio e magnesio: il primo previene le contrazioni muscolari e i crampi, il secondo ha effetti positivi sull’umore. Anche lo zinco è importante: questo minerale stimola la produzione di progesterone.
In molte donne con sindrome premestruale vi è un rapporto elevato Rame/Zinco, con una carenza di quest’ultimo, quindi l’integrazione di zinco contribuisce a ridurre questi sintomi. Da bandire il sale, per non favorire la ritenzione idrica, da promuovere il consumo di frutta, soprattutto mele, pere o kiwi che favoriscono il transito intestinale e aiutano a ridurre la stitichezza e il gonfiore addominale tipico di quei giorni.
Sindrome Premestruale: rimedi naturali e comportamenti da adottare
Favorire l’attività fisica da un lato è un buon consiglio per favorire l’allontanamento dei sintomi della Sindrome Premestruale, dall’altro non è una buona scelta: nel periodo che precede le mestruazioni, il corpo si trova in una situazione in cui assorbe moltissima energia; per questo sarebbe meglio rallentare i ritmi, prendere meno impegni e riposare di più.
Infine esistono erbe officinali che possono davvero essere un toccasana per l’organismo femminile che soffre della Sindrome Premestruale. In primis l’agnocasto, che contribuisce a regolare i livelli di progesterone. Gli studi più recenti dimostrano infatti che l’Agnocasto inibisce la secrezione di prolattina, tipicamente elevata nelle donne che soffrono di sindrome premestruale, tramite la stimolazione dei recettori dopaminergici riesce ad equilibrare l’equilibrio ormonale della prolattina, la responsabile della ritenzione idrica e della sensazione di fastidio al seno. Per le doti antigonfiore è anche indicata la pilosella sottoforma di tintura madre.
Ottime le erbe che favoriscano il rilassamento come camomilla, passiflora, melissa, iperico, o anche i rimedi micoterapici come il reishi, il fungo medicinale antistress per eccellenza.
Infine ottime anche le tisane drenanti e sgonfianti a base di foglie di tarassaco, finocchio o centella asiatica.