Emorroidi: rimedi naturali e cause dirette
Le emorroidi sono un problema abbastanza diffuso per il quale in alcuni casi è necessario ricorrere alla chirurgia. Spesso però questo disturbo viene trattato in maniera superficiale, perché o se ne ignora la causa o perché la si sottovaluta. Ecco qualche consiglio su come curare le emorroidi in modo naturale.
Rimedi naturali per emorroidi
In genere il primo e il più rapido approccio quando si scopre di soffrire di emorroidi è quello di chiedere al farmacista una crema o un’applicazione locale in modo da ridurre la sintomatologia dolorosa. Questo rimedio può funzionare anche se nella maggior parte delle volte è necessario ricorrere di nuovo allo stesso rimedio sintomatico che darà sollievo, ma non ne risolverà la causa, correndo così il rischio, col tempo, di aggravare la sintomatologia o comunque entrare in un loop senza fine.
Quali sono le cause delle emorroidi e come trattarle con rimedi naturali
Facciamo però chiarezza su questo disturbo fastidioso, che in alcuni casi è anche un tabù per la maggior parte delle persone che ne soffre. Prima di tutto ci si deve chiedere “cosa sono le emorroidi?”. Le emorroidi sono dei vasi sanguigni normalmente presenti nel canale anale di tutte le persone, anche in quelle sane, e possono essere interne o esterne. La loro funzione è quella di contribuire alla capacità di evacuare o contenere le feci, proprio per questo si gonfiano e si sgonfiano grazie all’affluenza di sangue. Quando ci si accorge di avere questo disturbo che si manifesta attraverso il sanguinamento, il prurito e il dolore nella zona rettale, la prima e più logica ricerca delle cause ci porta ad indagare sulle pareti sanguigne delle emorroidi che, a causa della loro fragilità, possono ingrossarsi, assottigliarsi o irritarsi fino a perdere sangue. Questa prima indagine è totalmente veritiera e in effetti alcuni trattamenti possono orientarsi verso rimedi che abbiano il ruolo di rinforzare i vasi sanguigni.
Un ragionamento più approfondito sulle emorroidi
Per comprendere la causa realmente serve un’ulteriore ragionamento. Abbiamo detto che le emorroidi sono strutture vascolari collocate nei pressi dell’ano, quindi nella parte più bassa della zona intestino/peritoneale. L’intestino è fortemente irrorato per trasportare le sostanze nutritive e per allontanare attraverso la vena porta in direzione del fegato quelle da smaltire; proprio per questa ragione possono esserci dei ristagni a livello del plesso emorroidale perché è fisicamente la parte più bassa. La causa principale di questo ristagno è il fegato, perché se non è in grado di smaltire completamente le sostanze tossiche che arrivano dall’intestino attraverso la vena porta possono ritornare e andare in pressione. E qui entrano in gioco le emorroidi la cui struttura non è adatta a sopportare pressione trattandosi di vasi venosi e infatti proprio per questo hanno delle pareti sottili. Per fare un esempio semplice, basta pensare ad un filtro collegato ad un tubo dell’acqua, che se intasato mette in pressione tutto quello che vi è prima del filtro sollecitando il tubo.
Emorroidi rimedi naturali: un problema legato al fegato?
Il fegato può essere in difficoltà a svolgere a pieno le sue funzioni se sovraccaricato di tossine, per esempio a causa di cattive abitudini alimentari. Per ripristinare al meglio le sue funzioni consigliamo di utilizzare un prodotto specifico per la detossificazione epatica EpaDx, nutraceutico eccellente che va ad agire sulle 2 principali fasi epatiche. Ovviamente trattando il problema delle emorroidi partendo dal fegato può servire un tempo medio, e a livello sintomatico il miglioramento può non essere immediato. Per avere sollievo immediato però possiamo trattare a livello sintomatico il problema utilizzando dei mini-clismi di Redox 20, che ha come principale funzione quella di cicatrizzare, disinfettare e di attivare il sistema immunitario, grazie all’olio ozonizzato. Consigliamo quindi per un trattamento profondo delle emorroidi di assumere per almeno 2 mesi EpaDx (2 capsule die lontano dai pasti) e un mini-clisma transrettale la sera prima di andare a dormire per 4-5 giorni con Redox 20, da ripetere una volta al mese per 2 mesi.
Emorroidi e alimentazione: cosa mangiare e cosa non mangiare
Anche l’alimentazione è importante per trattare le emorroidi. Ci sono dei cibi da evitare ovvero quelli che causano stitichezza come i cereali raffinati, la pasta e il pane bianco, o i prodotti da forno non integrali, come dolci e biscotti. Bisogna evitare anche i cibi troppo piccanti: il peperoncino infatti può contribuire o peggiorare la formazione di emorroidi. Anche il caffè e l’alcool sono banditi, essi irritano la mucosa anale e rischiano di provocare attacchi di dissenteria, che potrebbero complicare il quadro. Fra i cibi invece annoverati in caso di emorroidi troviamo tutto quello che apporta fibre all’organismo: verdura e frutta ovviamente, ma anche i cereali integrali come la crusca. Fra gli alimenti consigliati per trattare le emorroidi troviamo lo zenzero, l’aglio e la cipolla, tre piante che favoriscono la scissione della fibrina, una proteina utilizzata nella coagulazione del sangue. Proprio la fibrina infatti è di fondamentale importanza per il nostro corpo poiché entra in gioco quando bisogna riparare traumi e lesioni a livello dei tessuti, degli organi e delle arterie. Attenzione però perché un eccesso di fibrina può avere anche delle controindicazioni causando infiammazioni delle arterie e in particolare a livello anale.