Filippo Magnini si prepara a Rio 2026 con la micoterapia
Classe 1982, due volte campione mondiale nei 100 metri stile libero, una medaglia olimpica e tanta passione che lo porta anche fuori dalla vasca ad occuparsi di sport pulito insieme al suo progetto “I’m doping free”. Filippo Magnini è “Una forza della natura” e adesso si sta allenando per partecipare alle prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro in Brasile in programma dal 5 al 21 agosto 2016. Gli imperativi per vincere secondo Filippo sono il giusto allenamento, alimentazione sana e rimedi naturali!
Ciao Filippo, in questi mesi insieme al team della Nazionale Italiana di nuoto ti stai preparando per affrontare le Olimpiadi di Rio 2016. Come affronti gli allenamenti per questo importante appuntamento? Qual è la tua giornata tipo?
Durante la stagione sportiva gli allenamenti occupano gran parte della giornata. Tento di avere il più possibile uno stile di vita sano e di non sovraccaricare troppo il fisico. Quando si è molto stanchi bisogna ritagliarsi un po’di tempo per recuperare. Le mie giornate iniziano con la sveglia presto, allenamento in acqua dalle 8:00 alle10:30. Mi ricarico con una polpa di frutta Natura Nuova e via verso la palestra… 3 volte a settimane, alle sedute in vasca aggiungiamo quelle in sala attrezzi. Poi pranzetto, mini riposino e si torna agli allenamenti 16:00/18:30. La sera durante la settimana non facciamo molto tardi. Il fisico ha bisogno del giusto riposo… quindi mi spaparanzo sul divano!
Per uno sportivo è importantissimo seguire un‘alimentazione equilibrata: quant’è importante per un atleta e per i risultati in vasca nel tuo caso?
Avere un’alimentazione equilibrata penso sia importante per tutti, diventa poi fondamentale per noi sportivi! Non salto i pasti e cerco di prendere gli integratori, se lo sforzo è stato troppo (ci tengo a precisare che i miei sono integratori approvati e controllati, AVD Reform). In particolare uso quelli multivitaminici per mantenere alte le difese immunitarie.
Il tuo incontro con Marco Bianchi ti ha portato ad avvicinarti al mondo vegetariano e vegano, questo stile alimentare è utile a chi fa sport?
Negli anni ho capito che tutto il bisogno energetico di uno sportivo può essere soddisfatto da ciò che la natura ci mette a disposizione. Per questo è da un po’ di tempo che nella mia dieta ho introdotto alimenti al 100% naturali. Dopo lo sforzo fisico ad esempio mi piace della frutta frullata soprattutto se ne posso disporre in maniera semplice e pratica. Sono sicuro di cosa mangio perché mi affido ad un’azienda come Natura Nuova che da sempre ha detto no ai compromessi.
Per sostenerti durante i duri allenamenti fai affidamento alla micoterapia e ai funghi medicinali, come sei venuto a conoscenza di questa antica branchia della fitoterapia di origine cinese? Oltre il cordyceps del Performance forte sei entrato in contatto anche con altri funghi medicinali?
Come atleta sono seguito da consulenti sportivi molto validi. Il consiglio di affidarmi alla fitoterapia e alla micoterapia per sostenere il mio fisico è arrivato da loro, medici specializzati che credono e si affidano liberamente alla medicina naturale. Si tratta di specialisti aperti a 360 gradi che mettono al centro prima di tutto la persona e le esigenze dell’organismo, sfruttando la ricchezza che erbe, piante e rimedi naturali possono offrire all’essere umano. Oltre ad utilizzare il Performance Forte della linea micoterapica Aloha Medicinals di AVD Reform, sfruttando le proprietà toniche del cordyceps sinensis, fungo ottimo per la mia attività agonistica, utilizzo le potenzialità dei fermenti lattici vivi di Acticolon per proteggere l’apparato gastrico e rinforzare il mio sistema immunitario…noi sportivi non possiamo proprio permetterci un’influenza stagionale!
Sei il portavoce degli atleti puliti con il tuo progetto I’m Doping Free: quella del doping è una realtà che affligge ancora oggi il mondo dello sport?
Il progetto I AM DOPING FREE nasce da una necessità, a mio avviso, di tenere sempre il problema del doping al centro dell’attenzione. Il doping è una piaga dello sport che esiste da molto tempo, ma ridiventa improvvisamente d’attualità ogni volta che uno scandolo coinvolge uno sportivo famoso. Invece il doping è presente in molte realtà, soprattutto a livello giovanile, e bisogna cercare di educare i ragazzi per poter prevenire.