Perché è importante integrare gli Omega 3 e bilanciarli con gli Omega 6?
Omega 3 e Omega 6 sono acidi grassi fondamentali per la salute dell’organismo. Questo è un assunto. Spesso però si omette che l’importanza di integrare gli Omega 3 nella propria dieta riguarda un corretto bilanciamento con un altro tipo di acidi grassi di cui ci nutriamo in eccesso, gli Omega 6. Mantenere il corretto equilibrio tra questi due tipi di acidi grassi è necessario per il benessere dell’organismo. Infatti tutti gli acidi grassi polinsaturi vanno a finire nelle nostre membrane biologiche, strutture cellulari che condividono tutte le nostre cellule che come sappiamo costruiscono organi, tessuti ed apparati, ma gli Omega 3 e un eccesso di Omega 6 hanno effetti diversi sul nostro organismo.
Gli Omega 3 nutrono le nostre membrane cellulari
Bisogna fare una premessa. Tutte le cellule che compongono il nostro organismo sono composte da una sottile membrana fosfolipidica che le separa dall’ambiente esterno e che come un vero e proprio cervello elabora intelligentemente gli stimoli che provengono dall’esterno, per agire di conseguenza. Da questo assunto nasce l’interesse della Lipidomica, una scienza relativamente recente che studia la composizione delle membrane biologiche e le correla con il nostro benessere psicofisico.
La funzione, la composizione e quindi la struttura delle membrane regola la loro fluidità e l’aspetto della sensibilità recettoriale, fondamentale sia per il corretto funzionamento delle cellule immunitarie, sia a livello epatico e muscolare per contrastare fenomeni legati ad esempio alla resistenza insulinica. In particolare, la corretta struttura delle membrane assume particolare rilevanza per la corretta funzione di quegli organi che sono composti da un’elevata quantità di materiale lipidico, come cervello, retina, cuore, ma anche articolazioni, cute e capelli.
Leggi anche: “Perché abbiamo bisogno degli Omega 3”
Qual è il giusto rapporto tra Omega 3 e Omega 6?
Gli Omega 3 sono molto utili al corpo perché favoriscono la produzione di molecole antinfiammatorie. Gli Omega 6, anch’essi necessari, ma se in eccesso possono incrementare l’infiammazione, essendo i capostipiti di molecole proinfiammatorie che derivano daall’acido arachidonico. Il rapporto corretto tra questi due acidi grassi (Omega 6: Omega 3) è compreso tra 4:1 – 8:1. La dieta occidentale invece registra un rapporto Omega 3\Omega 6 di 1:20.
Proprio per questo è fondamentale integrare giornalmente degli Omega 3, in modo da riequilibrare tale rapporto. Come fare? Seguire una dieta in cui sia presente un largo consumo di pesce, in particolare di quello azzurro e delle specie che popolano i mari del nord, fredde e incontaminate, oppure ricorrere ad un integratore alimentare di Omega 3 di qualità, scegliendo la miglior fonte rappresentato oggi dall’Olio di Krill, come OMEGAVD di AVD Reform.
Qual è il giusto rapporto tra EPA e DHA?
In questo ambito, sappiamo anche che la dieta occidentale è prevalentemente industriale. Ha reso la nostra alimentazione sempre più ricca di omega 6, omega 9, oli vegetali e grassi trans, e sempre meno di omega 3, EPA e DHA, acidi grassi polinsaturi fondamentali per la regolazione della fluidità di membrana, precursori di eicosanoidi e resolvine ad azione antinfiammatoria. Pur essendo l’Italia quasi tutta circondata dal Mar Mediterraneo, l’assunzione media di EPA e DHA (presenti prevalentemente nel pesce azzurro) della popolazione italiana è inferiore ai 100 mg/die, quando dovrebbe essere superiore ai 250 mg/die per essere di aiuto alla nostra salute, come indicato da EFSA.
La carenza di omega 3 della popolazione occidentale, tuttavia è spesso causata da un elevato introito o sbilanciamento di omega 6, il loro antagonista, che non permette così agevolmente la produzione endogena di EPA e DHA, omega 3 attivi, a partire da acido alfa linolenico, in quanto gli enzimi elongasi e desaturasi deputati a questa conversione, sono spesso saturati da un eccesso di omega 6, che viene invece convertito in acido arachidonico, ad azione tendenzialmente proinfiammatoria.
OMEGAVD: un rimedio per agire in prevenzione
In considerazione di questi aspetti, la supplementazione con OMEGAVD, naturalmente ricco di EPA e DHA da olio di Krill, ottenuto da pesca sostenibile e lavorato a freddo direttamente sul sito di pesca in Antartide, garantisce 250 mg di Omega 3 biodisponibili già nella loro forma attiva e riveste una grande importanza per tutti quelli che vogliano prendersi cura della loro salute a 360°. Veicolati infatti in forma fosfolipidica, sono ad elevato assorbimento. Le softgel di OMEGAVD contengono colina che favorisce anche le funzioni epatiche e la salute cerebrale, oltre all’antiossidante per eccellenza, l’astaxantina che preserva la qualità degli omega 3, per un boost di EPA e DHA da Krill, esente da contaminazioni con metalli pesanti, senza lasciare spiacevoli retrogusti di pesce.
L’assunzione media suggerita è di 2 softgel al giorno durante il pasto principale.
Visualizza questo post su Instagram
Prodotti correlati
Vegan-B
Integratore alimentare a base di Cultavit®, un complesso vegetale ricco di vitamine del gruppo B in forma naturale, utili nel favorire il metabolismo energetico contribuendo alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento
SytriDK2
A base di flavoni polimetossilati, tocotrienoli, vitamina K2 microincapsulata e vitamina D3 vegan da Lichene