Reishi (Ganoderma lucidum): le proprietà  di questo fungo medicinale sono incredibili

In latino questo fungo medicinale si chiama Ganoderma lucidum, ma in occidente è conosciuto come Reishi.

Di esso basta sapere quali sono i suoi soprannomi per capirne la ricchezza e le grandi potenzialità per la nostra salute: per gli antichi cinesi era il “Ling zhi”, che tradotto significa “pianta dello spirito”, ma ai più il Reishi è conosciuto come il “fungo dei mille anni” o come “il fungo dell’immortalità”.

Il Reishi: una storia antica scritta nei libri della Medicina tradizionale orientale

Sul Reishi ci sono notizie davvero antiche: la storia dice che in Cina il suo utilizzo risalga a diversi secoli prima di Cristo ed inoltre vanti una documentazione di oltre 2000 anni in Medicina Tradizionale Cinese e Giapponese. Il reishi infatti si trova in cima all’elenco della più antica attestazione scritta della medicina erboristica cinese, il Classico sulle Radici di Erbe del Contadino Divino, una scrittura del 200 d.C. in cui vi sono un elenco di medicine derivanti da piante. Questo scritto classifica i 365 ingredienti e li suddivide in tre categorie: superiori, medi e accettabili. Il Reishi è fra gli ingredienti superiori, prima del ginseng, proprio grazie alle grandi qualità medicinali e perché la sua assunzione per periodi estesi non produce effetti collaterali o nocivi per l’uomo.

 

Quali sono le caratteristiche e gli usi del Reishi?

Il Reishi è stato inserito fra le 10 sostanze terapeutiche naturali più efficaci esistenti in natura ed è fra i funghi più utilizzati in micoterapia. Questo fungo cresce nelle zone umide della costa cinese su castagni, querce e altri alberi a foglie larghe, mentre in Giappone spunta sulle cortecce dei vecchi alberi di prugna. La sua forma ricorda il rene, è lucido e ha un colore rosso vivo, ma può assumere anche altre colorazioni.

Il reishi ha un alto potere immunomodulante, ovvero migliora le funzionalità del sistema immunitario aiutando a difendere l’organismo da attacchi esterni e a migliorare la resistenza alle malattie. Il Reishi possiede anche proprietà analgesiche e antinfiammatorie ed inoltre ha effetti espettoranti ed antistaminici: quest’ultimo effetto è dato dall’acido ganoderico che agisce diminuendo l’istamina (una molecola che il nostro corpo produce quando deve rispondere alla presenza di un allergene).

Da sempre il reishi è consigliato anche per tenere a bada lo stress: questo fungo medicinale infatti contiene una dose di acido pantotenico (vitamina B5) che agisce sul sistema nervoso,
nutrendolo ed riequilibrandolo, defaticando e riducendo i problemi di insonnia.

Inoltre è da sempre utilizzato come tonico per il cuore perché migliora il metabolismo del muscolo cardiaco regolando la pressione sanguigna. Infine ha un’azione su fegato in qualità di epatoprotettore e detossificante, e sul sistema digerente poiché regola la produzione di succhi gastrici. Il reishi apporta tutti questi benefici perché ha al suo interno circa 4000 composti bioattivi, in primis i Beta-Glucani, fra gli altri sono presenti amminoaicidi, polisaccaridi, peptidi, Vitamina B (in particolare la folina)e sali minerali come ferro,zinco, rame, manganese, magnesio, potassio, calcio e germanio.

Qualche curiosità sul reishi

Si racconta che, ben 23 secoli fa, l’Imperatore Ti della dinastia Chin, data la notorietà del Reishi come “fungo dell’immortalità” fece allestire una flotta di navi con 300 uomini forti e 300 bellissime donne, ai quali ordinò di dirigersi verso Oriente, alla ricerca del Reishi. La leggenda narra  che le navi affondarono a causa di una tempesta e i naufraghi riuscirono ad arrivare su un’isola, fondando una nuova nazione. Quell’isola era il Giappone.

Il largo utilizzo del reishi ha fatto si che questo fungo entrasse a far parte anche dell’arte cinese, per questo lo si trova raffigurato come simbolo di buona salute e lunga vita nelle residenze imperiali su porte, arcate e ringhiere. A volte il Reishi poteva essere inciso anche sullo scettro usato nelle cerimonie ufficiali e sulle vesti di seta dell’imperatore. Inoltre anche il popolo amava utilizzare l’immagine dei reishi come portafortuna o talismano in disegni, arazzi e dipinti. In alcune raffigurazioni i soggetti dipinti indossano ornamenti o gioielli di giada a forma di Reishi. Anche la dea cinese della guarigione Kuan Yin è talvolta raffigurata con un Reishi in mano.

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